Alina Vergnano (Torino, 1989) vive e lavora a Oslo.
Partendo dalla linea come punto di partenza, Alina esplora i concetti di fluidità, tempo e intreccio, lavorando all'intersezione tra disegno e pittura.
Sulle sue tele di grande formato, usa pastelli, pittura e acqua applicati a velature, per creare immagini dinamiche e monumentali in cui la figura si dissolve nell'astrazione. Man mano che i confini della figura sfumano nel gesto, il focus del suo lavoro si sposta sulla sensazione, trasformando il corpo in un luogo del sentimento, un soggetto non contenuto e aperto, fluido e sfaccettato come l'esperienza stessa.
I suoi dipinti sono spesso presentati in installazioni site-specific che interagiscono con l'architettura o i paesaggi naturali e con il corpo. Mentre la scala delle opere incoraggia un movimento nello spazio, la qualità fluida delle immagini e le loro giustapposizioni spaziali suggeriscono uno stato continuo di sviluppo, dove possono coesistere molteplici interpretazioni.