Tiziano Martini (Soltau, 1983) vive e lavora in Val di Zoldo.

I pannelli dipinti da Tiziano Martini con vernice poliuretanica bicomponente sono stratificati e levigati. La loro peculiare ambiguità visiva (marmo, vetro, fotografia) deriva dalla complessità della tecnica che implica l'uso non convenzionale di vernici tecnicamente raffinate, le cui superfici sono lavorate con strumenti ad alte prestazioni. Il suo lavoro è una continua riflessione sulle potenzialità della pittura, un dialogo con le superfici e i materiali, un continuo spostamento dai risultati predefiniti. Istintiva e casuale, la sua pittura agisce come registrazione di esigenze performative con

esiti visivi sempre diversi e imprevedibili. Dal 2015 al 2019 Martini ha realizzato i cosiddetti Monotipi, frutto di una lunga serie di lavori su tela, ottenuti premendo il supporto, precedentemente modificato con vernice acrilica, contro matrici plastiche. Attraverso queste opere Martini intendeva affinare i processi generativi dell'immagine, rimanendo sempre in bilico tra la volontà e la possibilità di un controllo totale. Allo stesso tempo, esse rappresentano per lui un necessario ritorno all'atto pittorico più puro, diretto e ludico, al gesto, con un'attitudine scultorea.